ANNUNCIAZIO' ANNUNCIAZIO' - Data di uscita dell'antologia Solo Andata Transilvania e un po' (troppo) incontrollato oversharing

Sono passati cinque anni da quando ho pubblicato il bando del Concorso Transilvania. Abbastanza tempo da annacquare la memoria: ho aperto The Transilvania Project prima o dopo aver pensato all’eventualità di un’antologia? Ho scelto prima il tema o i collaboratori? Con che immensa faccia tosta ho chiesto l’aiuto di Aislinn e Tarenzi e dei librai della compianta Miskatonic University nella valutazione dei racconti? E il sistema di voto, quanto era influenzato dall’esperienza pregressa del Concorso 3Narratori, ideato da Solomon Xeno – alias Marco Stabile?

 

Illustrazione di Sarah D'Imporzano

 

     È passato un sacco di tempo, e ricordo molto bene due cose: prima di tutto perché abbia deciso di creare l’antologia – una ragione che è rimasta tale nel tempo, e che nonostante questi cinque anni non è ancora il momento di rivelare, ma che tutto sommato, credo, si può iniziare a intuire. L'altra cosa che ricordo è il motivo per cui i lavori si sono interrotti: a un certo punto, da decisa e propositiva com’ero, qualcosa mi si è rotto dentro, ed è iniziato un lungo periodo in cui, come dire. Mi guardavo e vedevo un fallimento, come essere umano, come blogger, come tutto. Non ero capace di dare vita a qualcosa di bello. Punto e basta. Il fatto che non riuscissi ad andare avanti col progetto – nonostante avessi sottomano i materiali, e ogni volta che trovavo il coraggio di tornare a rivederli mi entusiasmavo per la qualità dei racconti – era una vergogna che contribuiva a schiacciarmi: dimostrava che non ero capace di nulla, che ero un’inetta, che… beh, avete capito.

Non voglio ammorbare né intristire: riesco a scriverlo perché ho trovato l’uscita da quella prospettiva malata. E proprio perché ricordo così bene l’incubo di quell’ansia schiacciante, apprezzo fino alla commozione questa vita ritrovata. È stato un po’ come scavarmi la strada dalla bara alla terra, fino alla luce del sole, cosa che, riconoscerete, è abbastanza in tema. E posso dire, poi la smetto, che essendo stata sotto e dentro, al confronto qui fuori si sta benissimo. Benissimo da piangere.

Ma bando ai sentimentalismi – che orrore, SIA MAI – e veniamo al punto, anche se ormai è un punto evidente: l’antologia sta per uscire. Alla fine, nonostante me, ce l’abbiamo fatta. E dico “ce l’abbiamo” perché è il frutto di uno sforzo collettivo, e non ringrazierò mai abbastanza chi ha deciso di prendervi parte.

Dalla prima pagina:

 

L'antologia è stata realizzata con la collaborazione di Irene Daino, Camilla Pelizzoli e Marco Stabile nel ruolo di editor.

Alla selezione hanno partecipato Aislinn, Luca Tarenzi e i librai della (compianta) libreria Miskatonic University, Andrea e Giulia.

Grazie di tutto.

E al prossimo (strano) viaggio.

 

Il quindici ottobre – se tutto va bene, ma non c’è motivo per cui non debba andare tutto bene – l’antologia sarà liberamente scaricabile in formato epub e pdf, sia qui che dal blog Transilvania Project, più altro paio di piattaforme per dare maggiore visibilità possibile a un’antologia che non riesco neanche a dire quanta ne meriti – non lo dico per il colpevolissimo ritardo, ma perché è una Signora Antologia, con dei racconti che MAMMA MIA!.

Riassumo il tema, anche se si può facilmente intuire dal titolo e dal logo: una rielaborazione originale del mito Transilvano, che scoperchi le aspettative del lettore, una ventata d'aria fetida su una leggenda che è già sviscerata ma di cui rimane, evidentemente, ancora qualcosa da dire. Ci sono high  fantasy, una specie di realismo magico, l'Inferno, ribaltamenti prospettici, professori corrotti, capitalismo predatorio, guerra, fantascienza meravigliosa e... beh, che dire, merita. Merita tanto. Mettiamola così: mentre rileggevo il testo per la ventordicesima volta per essere sicura che non ci fossero refusi, capitava che mi lasciassi prendere dalla lettura e iniziassi a infischiarmene della correzione di bozze, e dovessi poi tornare indietro di una mezza pagina per essere sicura non mi fosse sfuggito niente. Per dire.

Per oggi è tutto. Grazie dell’attenzione, scusate il pippone, stay tuned che è la cosa migliore che leggerete (gratis) per un po’ di tempo.