- Ottieni link
- X
- Altre app
- Ottieni link
- X
- Altre app

Questo
libro me lo sono portato in viaggio, e ho fatto malissimo. Ho letto
la prima parte accavallando poche pagine per volta nei pochi minuti
di solitaria attesa che mi ritrovavo tra le mani in un contesto
affollato e rumoroso quale il Lucca Comics. Rimpiango quella prima
parte, perché non sono riuscita a entrarci del tutto. La rivoglio,
quella prima parte.
Poi
sono tornata a casa e, boom, amore.
Ora,
parlo prima della scrittura, della trama o dei personaggi? Cosa ho
amato di più? Cos'è che mi ha stupita?
Direi
la scrittura. Chiacchierandone su facebook viene fuori che chiunque
l'abbia letto è concorde nel dire che questo libro non viene dal suo
tempo. Non sembra affatto figlio del 1962, anno in cui è stato
pubblicato per la prima volta. Non sembra scritto ieri, sembra
scritto domani. È questa la cosa assurda. La voce narrante che
ricorda, ipotizza, si rivolge qualche volta al lettore, ironizza, si
compiace. Svelta, leggera e leggiadra, veloce e divertente. Come se
l'avessero nutrita solo di libri pesanti e pomposi e volesse
togliersi di dosso ogni traccia di pedanteria.
Poi
vediamo, la trama. Ci sono Cassandra e Judith, due gemelle. Hanno un
po' più di vent'anni – forse venticinque? - e hanno sempre vissuto
morbosamente appiccicate l'una all'altra, finché Judith non ha
deciso di trasferirsi lontano, per studiare in un luogo diverso da
Cassandra. E Cassandra non l'ha presa bene. Figuriamoci come ha preso
la notizia del matrimonio di Judith. E dunque torna a casa, dove il
resto della famiglia la attende. La nonna che vive in un soffice
mondo di illusioni, il padre che beve e filosofeggia in solitudine,
la sorella che cerca di facilitarle la transizione. Cassandra è un
po' fuori, ecco. Difficile raggiungerla, difficile farsi capire. Non
la smuovi, Cassandra. Un po' la vorresti prendere a schiaffi, un po'
vorresti abbracciarla.
E
questo libro racconta dei giorni che precedono il matrimonio di
Judith, con qualche scorcio della vita “prima”, volta a spiegare
cos'è successo a queste due gemelle, perché sono così pessime nei
rapporti sociali, perché Cassandra sembri annegare all'idea di
vedersi strappare sua sorella. Per la prima parte la voce narrante
appartiene a Cassandra, poi si sposta su Judith e il racconto si
arricchisce, acquista una stabilità che prima non aveva.
È
un po' superflua questa conclusione, quella in cui specifico quanto
io abbia adorato il libro e finisco per consigliarlo. Ma la
conclusione ci vuole sempre, in un post, e non saprei da dove pescare
una formula più indicata. Quindi sì. Lo consiglio assai.
- Ottieni link
- X
- Altre app