E
dunque, il Salone del Libro di Torino, dal quale sono tornata
sommamente vincitrice – supponendo che questo si possa calcolare
dal grado di soddisfazione per gli acquisti – ieri notte, dopo
quasi cinque ore di treno. È stato un bel Salone e per un sacco di
motivi. Come gli anni scorsi, sono stata ospitata dalla solita amica
che sento di aver visto troppo poco, e lo stesso vale per tanti
altri. Blogger compresi, perché se ho potuto girellare allegramente
con Francesca (Il club dei libri), Nereia (LibrAngoloAcuto)
e Simona (Letture Sconclusionate), ci sono tanti altri che ho
giusto intravisto, la maggior parte ho avuto appena il tempo di
salutarli. Con alcuni sono riuscita a fare due chiacchiere mentre ci
riposavamo davanti al Libraccio,
con altri appena un saluto e poi via a cercare libri. Peccato. Come
ogni anno, “sarà per l'anno prossimo”. Io comunque la prossima
volta il Trivial letterario lo porto.
Ho
fatto un sacco di acquisti, abbastanza da sentirmene orrendamente in
colpa. Ma ne sono soddisfattissima, difficilmente avrei potuto fare
di meglio. Mi consolo con la consapevolezza che nessuno, tolti un
paio di regali, era a prezzo pieno. E con questo difendo il mio animo
ligure.
Ho
fatto un salto da quasi tutti gli editori che mi ripromettevo di
sbirciare, anche se da alcuni ci sono arrivata col portafoglio
prosciugato. Ho adorato le Gorilla Sapiens, la Astoria,
la Lindau. Ho copiosamente sbavato sulle copertine Del
Vecchio, perché di così meravigliose non ce ne sono. Ho
barbaramente approfittato degli sconti alla Dunwich e alla
Spartaco, ho fatto un salto troppo veloce alla Las Vegas,
e lo stesso vale per la CasaSirio. Le Jo March sono
state carinissime come ogni volta, e davanti al loro stand una
gentile donzella si è presentata dicendo che le aveva conosciute
tramite il mio blog. Questo blog. Cioè, questo. Sono
soddisfazioni. Non ricordo bene cosa ho balbettato in risposta, e non
escludo di averle provocato un trauma emotivo. Scusami, gentile
donzella, sei stata carinissima. Di persona sono imbarazzante. Poi ho
sbirciato la Plesio, ove ho effettuato il mio ultimo acquisto,
per scoprire che l'autore del volume era l'editore Dunwich. Sono poi
tornata indietro a chiedergli una dedica, e non so se me lo perdonerà
mai. Comunque la dedica è bella.
Ho
assistito giusto a un paio di incontri, tagliando via dalla memoria
quello della Nielsen, una televendita spacciata per discussione sui
dati dei piccoli editori. L'incontro con Benni, cui ha fatto seguito
l'autografo sul mio Pane e Tempesta e
sul Cari mostri
che ho preso a mio padre. L'ho implorato finché sul libro per mio
padre non ha disegnato il suo lupo, e mi sono allontanata senza
dargli le spalle, dicendogli che è Dio. I miei amici mi tacciano di
modi da fangirl, ma non intendo imbrigliare il mio entusiasmo. Che
devo fare, con Benni, dirgli “complimenti per i suoi libri,
significano moltissimo per me”? Non scherziamo. “Lei è Dio” si
avvicina molto di più a quello che provo realmente. Mi sono quasi
messa a piangere quando ha annunciato che questo potrebbe essere il
suo ultimo libro.
E
poi la presentazione dello Sturangoscia di Predosin e
Sperduti, che avrei immensamente voluto aggiungere al mio
bottino, ma che le mie finanze sanguinanti mi hanno impedito di
acciuffare. Comunque è stata stranissima, perché credo che lo
Sturangoscia sia stranissimo. È nato come un romanzo epistolare tra
due amici che non avevano preso alcun accordo prima di iniziare, il
linguaggio è forbito e avvitato, comico e oscuro insieme.
Avrei
voluto seguire un sacco di incontri, invece niente, giusto un paio. È
stato un Salone di incontri con altri blogger, di chiacchierate
amichevoli, pure con certi editori. Certi sono fanatici, e sono belli
per quello.
Del Vecchio |
Martino di CasaSirio |
Dunwich |
LasVegas |
Plesio |
Cartoline CasaSirio. |
(Comunque da non crederci, che quella schifezza fosse davvero l'immagine ufficiale del Salone. Fino all'ultimo ho sperato fosse uno scherzone degli hacker.)
(Sono spiacentissima, ma non riesco a rispondere ai commenti, non capisco perché Blogger non me lo permetta.)
(Sono spiacentissima, ma non riesco a rispondere ai commenti, non capisco perché Blogger non me lo permetta.)