Domani
a quest'ora sarò nella casa di Prezzemolo. O nel Galeone dei Pirati.
O in quella cosa strana che era nata come attrazione dedicata ai faraoni
egiziani e che adesso fa molto 'teorie bislacche sul contatto tra
alieni e popolazioni antiche'. Non so in che altro modo descriverlo,
ma l'ultima volta che sono stata a Gardaland c'erano dei laser.
Dunque,
l'altra sera ho finito di leggere I diari del sottosuolo, antologia
di racconti urban-fantasy targata Speechless.
Possiamo prenderci del giusto tempo per guardare la copertina e sputare mentalmente su tutte le case editrici che risparmiano sulla grafica? Credo che sia una delle cover più belle che io abbia visto da un bel po' di tempo. Punto.
Possiamo prenderci del giusto tempo per guardare la copertina e sputare mentalmente su tutte le case editrici che risparmiano sulla grafica? Credo che sia una delle cover più belle che io abbia visto da un bel po' di tempo. Punto.
Dicevo
che è un'antologia di racconti, e io non sono capace di recensire i
racconti. Una cosa posso dirla, ed è che tutti hanno superato la mia
soglia di gradimento, qualcuno più e qualcuno meno. Certi
mi sono piaciuti un sacco, e un po' mi spiace che
siano 'soltanto' racconti brevi e non storie più lunghe e
articolate. Se i personaggi sono interessanti mi piace conoscerli
bene, sapere come sono diventati le persone che sono, cosa si
nasconde dietro un gesto o vedere come si comporterebbero in una
pluralità di situazioni. E diverse ambientazioni mi sono sembrate davvero interessanti, mi sarebbe piaciuto saperne di più.
Difficile
parlare di ogni racconto preso singolarmente. Ci sono fantasmi,
streghe, elfi, supereroi, sirene. Ci sono suv posteggiati dove non
dovrebbero, genitori luttuosamente morti, bacinelle, battaglie,
biblioteche, nonne, consigli anarchici, strani artefatti... ecco, c'è
un sacco di roba. Ogni autore ha interpretato diversamente il termine
'urban-fantasy'. Tra l'altro la post-fazione scritta da Luca Tarenzi è incentrata sulla definizione stessa di urban-fantasy, ed è assai
interessante.
Certo, posso dire che compaiono nomi noti come Gisella Laterza - e il suo racconto mi è piaciuto tantissimo - e Laura Maclem, di cui avevo gradito assai L'incanto di cenere, anche se non mi è mai capitato di parlarne.
Non
so bene che altro dire di questa pubblicazione. Se andassi a scavare
più a fondo nei particolari dei racconti, finirei per incorrere in orrendi
spoiler. E andare a spulciare i diversi stili degli scrittori mi pare
un tantino fuori luogo, se tanto non chiacchiero diffusamente delle
trame. Non posso certo definire questo post una recensione, al
massimo una segnalazione. Un assaggio dei Diari, ecco.
Ovviamente
lo consiglio. Moltissimo.
Tra
l'altro non solo costa davvero poco, ma il ricavato va a Emergency.
Quindi sì, consigliato doppiamente.
Già
che ci sono segnalo pure che la Speechless ha da poco dato inizio a
una nuova iniziativa chiamata Magic Mirror. A quanto ho capito
dovrebbe essere più interattiva rispetto ai progetti precedenti, ma
essendo che le mie ultime settimane sono state fagocitate da un misto
di stage in libreria e inusitata vita sociale, non ho ancora avuto il
tempo di immergermici a dovere. Ma essendo che Speechless è
Speechless, ve la consiglio ugualmente, che non ho dubbi sulla
possanza dell'iniziativa.
Ed
ora è il caso che io mi metta a fare le valigie, che il treno è tra
pochissime ore.