All I want for Christmas is... BOOKS! (fattore LOL)

Credo che questo sarà il mio post preferito, tra quelli natalizi. Non che sia il mio genere preferito in assoluto, quello varia ciclicamente. Però riassume quei libri di cui ogni tanto si sente il bisogno e basta. I libri col fattore LOL. Quelli che ti fanno sghignazzare in mezzo alla gente in modo imbarazzante. A me la settimana scorsa è sfuggito un 'AH!' mentre ero in treno. Mezzo vagone mi ha guardata malissimo. Ma comunque.


Christopher Moore. Tanto, tanto Christopher Moore. Colui che fonde leggende, mitologie ed esseri fantastici ributtati dalle fiamme dell'Inferno con la quotidianità e la cui comicità si esprime stra-lollosamente in dialoghi e descrizioni sagaci. I suoi personaggi sono sempre imperfetti, spesso goffi, un po' incerti. Si fanno voler bene per questo. Di suo consiglio il capolavoro, Il vangelo secondo Biff, di cui avevo chiacchierato qui, nonché Demoni: istruzioni per l'uso, Sesso e lucertole a Melancholy Cove e soprattutto Tutta colpa dell'angelo. Ora, gli ultimi tre sono quasi una serie, o almeno romanzi in cui compaiono gli stessi personaggi, solo che i loro ruoli sono mescolati e, se si legge direttamente il terzo, si rischia di non goderselo appieno. Ed è il mio preferito. In alternativa, il singolo Un lavoro sporco.

Di Terry Pratchett parlo spesso e ne ho ben donde. Ne parlerò di nuovo, nel post dedicato al fantastico, ma frattanto qui consiglio un paio di romanzi singoli, quelli che più mi hanno fatta ridere: Stelle cadenti (il mondo del cinema che arriva in un luogo tipicamente – oddio, per quanto tipicamente si possa dire del Mondo Disco – fantasy e dominato dalla magia), Maledette piramidi (di cui non ricordo molto se non le risate) e il ciclo delle streghe, ovvero L'arte della magia, Sorellanza stregonesca, Streghe all'estero e Streghe di una notte di mezza estate. Il mio preferito è il penultimo e avverto che sarebbe azzardato leggere per primo l'ultimo. Per il resto, si può anche mischiare, pure io li ho letti in ordine abbastanza scombinato.

Marziani, andate a casa! di Fredric Brown, di cui avevo chiacchierato qui.

La principessa sposa di William Goldman. Totale, assoluto, meraviglioso capolavoro. Favola e parodia di una favola. La meraviglia. Punto. Volendo, ne avevo chiacchierato qui.

A volte ritorno di John Niven. Gesù che torna sulla terra ai nostri tempi e partecipa ad American Idol, per poter far passare il proprio messaggio a più persone. Tanto, tanto LOL. Però non c'è solo quello, attenzione. Ne chiacchieravo qui.

Grazie, Jeeves di P. G. Woodehouse. Assolutamente. Humour inglese al suo meglio. Un eccentrico signorotto inglese e il suo fedelissimo maggiordomo.

Attenzione con Stefano Benni. In quasi tutti i suoi libri si scoppia a ridere, per una battuta o per l'assurdità di una situazione. Il gioco col parossismo, poi... però di solito quelle risate si scontano, ecco. Consiglio La compagnia dei celestini e Spiriti.

Un calcio in bocca fa miracoli di Marco Presta, un vecchietto cinico e arcigno, di quelli che si vendicano col mondo a prescindere, che però a un certo punto cerca di fare qualcosa di buono.

E per adesso, basta così. A pensarci bene è il caso che mi sbrighi con gli altri post-consigli, che sennò mi arrivano fino alla Befana.

Buon periodo natalizio!