Vediamo un po', come
comincio? Perché ho un paio di premesse da fare, prima di parlare
dell'effettiva storia, o meglio, delle storie presenti in questo
libro, che è una raccolta di sette racconti. Allora, prima di tutto
non sono minimamente d'accordo con quello che ne dice Zadie Smith.
Ora, non che io intenda farglielo sapere, però mi pare giusto dirlo
almeno a voi. Zadie – autrice di L'uomo autografo, che mi è
piaciuto un sacco - dice che questo libro 'fa morire dal ridere'. E
io mi chiedo se l'abbia letto davvero o se sono io a sbagliare nel
non trovare nulla di comico in questi racconti, le cui uniche
tematiche in comune sembrano essere rapporti di coppia instabili e
protagonisti frustrati, avvelenati, spesso codardi, qualche volta
pure stronzi. Non ho trovato ironia o risate, solo tanto squallore.
Cioè, ammetto che forse
il mio punto di vista è un tantinello estremista, ma a me delle
persone così fanno più tristezza che altro. Non sono le loro vite
ad essere piatte e monotone, sono proprio le loro menti. In un certo
senso questi racconti mi hanno dato i brividi più di Dead Set – è
una serie sugli zombie, l'ho vista ieri e la consiglio assai.
Ad ogni modo, trattavasi
di una mia sensazione personalissima e visto che Zadie Smith si è
schiantata dal ridere e pure Dave Eggers fa la olà sul retro di
copertina, boh, vedete voi. Iper-realismo, c'è scritto.
Parossissismo dell'orrore umano, aggiungerei.
I racconti, vediamo.
Il primo parla di Sam,
questo tizio di successo, amante delle donne, più o meno seguace
della moda e della bella vita che, ad un certo punto, si trova
ingrifatissimo per un musicista country di nome John.
Il secondo parla di
questo mezzo fallito, Vincent, che va a trovare il fratello e la
moglie, il primo PR per la mafia e la seconda sterile.
Il terzo – tra i miei
preferiti – parla di questa coppia in crisi che va in un villaggio
vacanze e fa amicizia con un'altra coppia.
Il quarto – decisamente
il mio preferito – è su una coppia gravata dal peso del padre di
lei ricco sfondato e squallidamente stronzo, oltre che dispensatore
di vil denaro.
E così via. Scorci di
poche decine di pagine su un particolare momento di crisi nella vita
di una coppia, o forse di uomini in crisi all'interno di una coppia.
Accade così poco, o almeno, accadono cose tanto normali, tanto
umane, eppure resti lì a leggere, gli occhi fissi sulle pagine. Una
sensazione d'intimità un po' sporca, tipo reality show.
Quindi, che dire? Non è
per tutti, perciò mi sento di consigliarlo a quelli che hanno voglia
di una lettura 'così'. Un'autopsia del genere umano, secca, fredda,
lucida. Anche irritante, a tratti. Volutamente, però.