Tanto per cominciare, non
è stata una decisione presa alla leggera. Prima di poter finalmente
dire 'Ok, ho scelto' sono rimasta ad arrovellarmi a lungo, tra titoli
e autori, tra trame e significati. Voglio dire, è tutta una roba
comunitaria, mica posso schifezzarla come se niente fosse, no? E
allora ho impegnato fino in fondo i miei ingranaggi mentali alla ricerca di una risposta e alla fine è venuto fuori In fondo alla palude
di Joe R. Lansdale.
Magari vi spiego meglio.
Un paio di settimane fa mi è arrivata una mail da – niente popò
di meno che – Stefano Amato, quello di L'Apprendista Libraio e di Renault4, per intenderci. Mi scriveva per sapere se fossi
d'accordo a continuare, dopo di lui, una specie di catena, che non mi
sento di definire esattamente 'meme'. Trattasi di identificare quali
siano 'gli undici titoli più significativi del secolo'. E voi
potrete giustamente chiedervi cosa mi sia saltato in mente con
Lansdale, no?
Ecco,
il fatto è che la nostra storia recente non è tra le più rosee.
Guerre, razzismo, nazismo, bombe atomiche. Volevo scegliere un libro
che mostrasse di quali nefandezze è capace l'uomo, che andasse a
raschiare e pungere proprio dove le nostre ferite sono ancora
fresche, esposte e vergognose. Una lettura forte e intensa. Non uno
di quei libri che sembrano mormorare appena, incerti, che pare quasi
debbano chiederti il permesso per comunicarti qualcosa. Volevo un
libro che urlasse e prendesse a pugni. Un libro che fosse convinto
delle proprie ragioni, un libro che alza la voce perché sa di essere
nel giusto. E, onestamente, volevo anche un libro che fosse bello.
Perché, vi sfido a sostenere il contrario, è un gran bel libro. E
se non l'avete letto, ve lo consiglio barbaramente. Anche se in certi
punti fa davvero male.
La
trama, in termini molto stringati. Il protagonista è Harry che,
ormai adulto, ci narra degli avvenimenti che hanno catturato la sua
famiglia quando era solo un ragazzino. Quando abitava in Texas, ed
erano gli anni '30 e l'uomo di colore era ancora una bestia. Una
serie di cruenti omicidi a sfondo sessuale nelle vicinanze e proviamo
un po' a indovinare chi verrà incolpato. Non ci vuole un grande
sforzo immaginativo. La persecuzione razziale vista dagli occhi di un
ragazzino che è mortalmente fortunato, o dolorosamente condannato, a
far parte di una famiglia che crede nell'uguaglianza ma non può che
sussurrarlo.
Ad
ogni modo, queste sono le regole:
Il
blogger che riceve il testimone dovrà:
- prepararsi possibilmente per il venerdì successivo, giorno in cui vorremmo si svolgesse il gioco;
- eliminare un singolo titolo dall’elenco e sostituirlo con un altro, motivando le sue scelte (il nuovo libro deve essere in suo possesso, essere stato letto integralmente ed essere stato scritto dopo il 1912);
- pubblicare una nuova foto nel suo elenco e sulla board Pinterest, a cui nel frattempo sarà stato aggiunto come ‘pinner’ (per chi non avesse un account Pinterest, provvederemo noi);
- individuare un altro blogger a cui passare il testimone;
- copiare e incollare queste regole in testa al nuovo elenco.
- prepararsi possibilmente per il venerdì successivo, giorno in cui vorremmo si svolgesse il gioco;
- eliminare un singolo titolo dall’elenco e sostituirlo con un altro, motivando le sue scelte (il nuovo libro deve essere in suo possesso, essere stato letto integralmente ed essere stato scritto dopo il 1912);
- pubblicare una nuova foto nel suo elenco e sulla board Pinterest, a cui nel frattempo sarà stato aggiunto come ‘pinner’ (per chi non avesse un account Pinterest, provvederemo noi);
- individuare un altro blogger a cui passare il testimone;
- copiare e incollare queste regole in testa al nuovo elenco.
Ecco
il nuovo elenco:
1. Ingeborg Bachmann, Malina
2. Ira Levin, Questo giorno perfetto (This perfect day)
3. Ágota Kristóf, Trilogia della città di K. (Trilogie)
4. Elfriede Jelinek, La pianista (Die Klavierspielerin)
5. Joe R. Lansdale, In fondo alla palude (The Bottoms)
6. Christa Wolf, Medea. Voci (Medea: Stimmen)
7. Louis-Ferdinand Céline, Viaggio al termine della notte (Voyage au bout de la nuit)
8. Virginia Woolf, Orlando (Orlando: A Biography)
9. Jeffrey Eugenides, Middlesex
10. Sandro Campani, Il paese del Magnano
11. Primo Levi, La chiave a stella
1. Ingeborg Bachmann, Malina
2. Ira Levin, Questo giorno perfetto (This perfect day)
3. Ágota Kristóf, Trilogia della città di K. (Trilogie)
4. Elfriede Jelinek, La pianista (Die Klavierspielerin)
5. Joe R. Lansdale, In fondo alla palude (The Bottoms)
6. Christa Wolf, Medea. Voci (Medea: Stimmen)
7. Louis-Ferdinand Céline, Viaggio al termine della notte (Voyage au bout de la nuit)
8. Virginia Woolf, Orlando (Orlando: A Biography)
9. Jeffrey Eugenides, Middlesex
10. Sandro Campani, Il paese del Magnano
11. Primo Levi, La chiave a stella
Ho
scelto di sostituire La fine del mondo e il paese delle meraviglie
di Haruki Murakami. Non che io non adori il suddetto autore, anzi.
Però non riesco a vederlo come rappresentativo della nostra razza
malvagia. Quella umana, dico.
E
infine, passo il testimone. A Camilla P. di Bibliomania,
il cui eccelso blog è per me fonte d'inenarrabili complessi.