Letture da esame - Frivolezze

Va bene, sto diventando monotematica. Ogni post sul blog, ogni stato su Facebook e buona parte delle cavolate che lancio su Twitter fanno riferimento allo studio, allo stress da studio, allo studio per gli esami, a quanto sono biologicamente imbecille a passare del tempo su Internet piuttosto che con la faccia piallata sul libro. Lo so, sarà un periodo abbastanza noioso per chiunque mi followi. D'altronde sono certa di poter essere ampiamente compresa, almeno da chi ha frequentato l'università o da chi ancora, tristemente, la frequenta. Senza contare il fatto che, ehi, mica si dice 'mugugno ligure' per niente.
E dunque sono qui, con gli occhi adrelinicamente spalancati, la bocca secca, sangue annacquato dalla caffeina. E non è che sia proprio un momento in cui mi posso mettere a leggere Hugo o Balzac, trovate? No, proprio no. In momenti come questi c'è bisogno di ben altro. Letture leggere, poco impegnative, divertenti e non troppo intense.
E considerando che sono diversi i generi che si adattano alla suddetta classificazione, questo post lo dedico ai libri frivoli. Non solo leggeri, ma proprio mondani, che si possono leggere pure coi neuroni spappati.
E visto che non sono certo l'unica a subire l'ineffabile ansia di questo periodo, direi che magari è il caso di farne un post, no? Io vi dico quali vi consiglio e voi me ne consigliate altri. Facciamo così? No, perché io comincio a deficitarne...
Dunque, vediamo. Letture frivole da esame.
Innanzitutto quello che sto leggendo adesso – ho da poco superato la metà – ovvero Il libro di Miss Buncle di D. E. Stevenson, la storia di un paesino inglese che scopre essere stato raccontato in un libro, scritto appunto dalla protagonista, Miss Buncle. Belli i personaggi, bello il contesto, perfetto il tono leggero con cui tutto è raccontato.
Poi ovviamente Agatha Raisin e la quiche fatale di M. C. Beaton, di cui ho già favellato qui.
Non posso non consigliare qualsiasi cosa riusciate a trovare di Georgette Heyer, che considero la regina di un certo tipo di letteratura. La frivolezza fatta libro. Però attenzione, che La cugina Kate va molto oltre, è l'unico che di frivolo ha poco e nulla. Anzi, l'ho trovato claustrofobico e cupo, con delle atmosfere che mi ricordavano Daphne Du Maurier. Il che non vuole affatto dire che non dovreste leggerlo, è stupendo, ma di certo non lo consiglierei come lettura da cervello spappato, ecco.
Un giorno di gloria per Miss Pettigrew di Winifred Watson, senza dubbio. Un libro che sembra essere stato scritto, pur con tutti i suoi evidentissimi difetti, appositamente per rilassare i neuroni. Ne avevo già parlato qui un bel po' di tempo fa.
Zia Mame di Patrick Dennis, come non citarlo? Un ragazzino preso in custodia da una
zia dalla mentalità finto-artistica, viziata e schifosamente ricca. Cioè, il personaggio di zia Mame io l'ho odiato con tutta me stessa, però il libro è davvero divertente, con questo nipote che racconta di tutte le loro assurde vicissitudini.
E come non citare Grazie Jeeves di P. G. Wodehouse, ironico ed esilarante ritratto della società inglese? Un astruso nobiluomo alle prese con i guai in cui finisce per impantanarsi solamente con l'ausilio della propria imbranataggine e un maggiordomo geniale.

Ed ora, visto che io non sono ferratissima in questo genere di letture, vi pregherei cortesemente di consigliarmene. Perché ne ho bisogno.
Ne ho bisogno come non mai.
Seguiranno post su letture da esame tutt'altro che frivole.
Che anche lo splatter vuole la sua parte.