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La domenica è un giorno
funesto. Grigio. Statico. Noioso. E dire che io non sono una che si
annoia facilmente, anzi. Anche perché ho sempre qualcosa da leggere
a portata di mano. Sto finendo Cinque quarti d'arancia di
Joanne Harris – riuscirò a stringerle la mano il 14? - e lo
sto adorando sempre di più ad ogni voltare di pagina. Eppure è una
giornata 'un po' così'. Sono le 16.30 passate e sono ancora in
pigiama. Mi sento il sangue denso, le ossa molli e una brillante
voglia di fare schiacciata sotto una coltre di pigrizia. È come se
fossi rimasta indietro su una tabella di marcia che non esiste,
capite?
'Tizie che porgono
oggetti'
'Tizie in primo piano'
'Tizie viste da dietro'
'Tizie con vestito gotico
che si struggono'
'Farfalle'
'Case immese nel buio'
'Cupcake'
'Scarpe col tacco'

Tra l'altro, una cosa che
mi ha stupita molto è stato notare come Garzanti sia forse la casa
editrice più presente nella mia lista. Più della Giunti, della
Piemme, della Newton Compton. Ammetto che questa cosa un po' mi ha
stupita. Voglio dire, la Garzanti. Mi aspettavo invece una presenza
più marcata della Mondadori, invece in tutta la lista ci sono giusto
un paio di titoli. Sono stupita.
Chiudo questo post un po'
raffazzonato ammettendo di avere approfittato della gentile curiositÃ
di una delle libraie – che si è dimostrata incredibilmente cortese
e interessata, considerando che ho passato qualcosa come due ore e
mezza a gironzolare per la libreria scribacchiando appunti – per
notificare la collocazione sbagliata di un libro di Dan Rhodes,
erroneamente infilato in mezzo ad un cumulo di romanzi rosa. Sono
pignola. Dio, quanto sono pignola.
In conclusione, se
dovesse venirvi in mente qualche categoria particolare o qualche
titolo adatto alla mia ricerca, vi pregherei di farmelo sapere. SarÃ
dura, ma credo che nel frattempo andrò a vestirmi.
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