Il Galateo del non-vegetariano - ovvero, come non disossare l'anima all'amico vegetariano.

Inizio col dire che questo breviario non vuole essere provocatorio né offensivo. Non credevo che mi sarei mai trovata a scriverne di simili, ma negli ultimi tempi è capitato troppo spesso che mi venisse guastato l'umore dall'ignoranza di alcuni e dalla supponenza di altri – e per ignoranza intendo 'essere ignari', non 'essere stupidi'. Quindi, NON con l'intento di 'tirarvi dal mio lato del tavolo', ma proprio perché ognuno dovrebbe essere libero di mangiare quello che più gli aggrada senza doversene giustificare con nessuno, porgo a voi non-vegetariani questa breve lista che spero vi aiuterà ad evitare i dissidi all'interno del vostro gruppo di amici e conoscenti. O magari, se siete vegetariani e avete il mio stesso problema, potete farlo pervenire a chi vi deturpa l'anima.
  1. Anche se le vostre domande non sottintendono alcun intento di riconversione, è sfinente dover sempre spiegare il perché e il per come della nostra alimentazione. Abbiate pietà e lasciateci pranzare in pace. Esiste Google.
  2. Sì, il pesce è carne. Non lo mangiamo
  3. Sì, gli affettati sono carne. Non li mangiamo.
  4. Quando ci chiedete 'Ma allora cosa mangiate?' sappiate che la lista è abbastanza lunga da rendere la domanda indegna di risposta.
  5. No, quelli che non mangiano neanche i derivati animali si chiamano 'vegani'.
  6. No, non ci interessa se il leone mangia la gazzella. Ma tu insegui pure tutte le gazzelle che ti pare, io sto bene così, grazie.
  7. In caso di mangiate in compagnia, non chiedete continuamente 'scusa' se mangiate carne. È vostro diritto scegliere come nutrirvi, al massimo ci spostiamo un poco. Cercheremo di non farvi notare se la vista di un trancio sanguinolento ci fa impressione, ma voi abbiate la cortesia di non sventolarcelo davanti facendolo parlare con voce supplicante.
  8. In caso di spesa comune, sarebbe cortese non farci pagare la vostra carne, visto che è una fetta di mercato che ci indispone sovvenzionare.
  9. Se proprio siete pidocchi e/o liguri, fate almeno in modo che abbiamo anche noi qualcosa da mettere sotto i denti. Se paghiamo il vostro salmone, gradiremmo avere qualcosa di ugualmente sfizioso per il cenone di Capodanno.
  10. Se il menù è misto – carne e verdura – abbiate l'accortezza di lasciarci abbastanza di cui sfamarci. Voi potete gustarvi i piatti vegetariani, mentre per noi quelli non-vegetariani sono alla stregua di tartine allo sterco.
  11. Ricordarci delle violenze di cui sono oggetto gli animali negli allevamenti intensivi non è uno spassoso passatempo. Non più del posare una tarantola sulla spalla di uno che soffre di aracnofobia.
Lo so, questa non è affatto una recensione e con la letteratura non ha niente a che fare. Però sentivo il bisogno di scriverlo e spargerlo un po' in giro, quindi il blog mi è sembrata la soluzione più ovvia. A voi che vi sentirete presi in causa, non abbiatene a male, non c'è acredine. Al massimo un po' di sfinimento.
Prometto che il prossimo post sarà meno polemico :)