Piccole cose belle #1 - Editoria e Deforestazione

Perché in mezzo a tutti i motivi di cui è sacrosanto lamentarsi, non sarebbe male prendere atto dei piccoli passi in avanti, seguendo il fulgido esempio di Pollyanna.
Tipo il fatto che negli ultimi tempi mi capita sempre più spesso di trovarmi tra le mani libri stampati su carta riciclata, o “amica delle foreste”, o addirittura stampata in tipografie che sfruttano l'energia solare. E sommando tutti i singoli casi viene fuori una grande ragione per un piccolo sorriso, no?
Ero già a buon punto nel listare le case editrici dal fulgido animo ambientalista partendo da quanto riportato sui frontespizi dei volumi che tengo accanto al computer, quando mi sono resa conto che, cheddiamine, sarà ben presente una lista già pronta su Internet?
Detto fatto, eccovi qui il link della classifica stilata da greenpeace. Non so voi, ma a me vedere tanti voti alti mi solleva un po' l'umore. Non che fosse basso, ma non vedo perché non gioire.




(Se non vi spiace, vorrei invitarvi a leggere questo post, quello in cui mi auspicavo la nascita di una rete di editori indipendenti. Finora ho ricevuto solo un paio di feedback positivi da parte degli editori, ma non vedo perché non dovrebbe trattarsi di un primo significativo passo. Come dicevo poc'anzi, Pollyanna insegna l'ottimismo.)