Del più e del meno.

E dunque, sono una pessima blogger, ormai s'è capito. Non so quant'è che non aggiorno il blog, forse una settimana? O qualcosa di più? Al momento i miei minuti annaspano tra il Festival della Mente e le dovute giornate da passare in libreria - un viavai di clienti che non s'era mai visto - e lo studio serale, affannato e assonnato. Capirete che il blog non riesce a imporsi come priorità, ma non è che me ne sia dimenticata o che il rinunciarvi non mi urti. Perciò, beh, porgo le mie scuse d'assenza.
E vi dico che ho letto un po', in questi giorni. Non tantissimo - il che mi urta doppiamente - ma un po' sì. Quindi non vedo l'ora di parlarvi di Risorse disumane di Marina Morpurgo, di Inutile Tentare Imprigionare Sogni di Cristiano Cavina - sarebbe in uscita il 5 settembre, ma la Marcos y Marcos ha mandato una copia omaggio in anteprima alla Libraia e io me lo sono fregato. E l'incontro con Jonathan Coe di ieri, al Festival! Che meraviglia, sono rimasta estasiata. Oh, e poi volevo anche narrarvi della mia nuova nemesi editoriale e di come vanno le cose in libreria (bene) e di un paio di cosine che spero di riuscire a fare.
Forse dovrei mollare l'università e dividere il tempo rimanente tra blog e libreria. Che dite? Non è un'idea meravigliosa? Potrei insegnare ai gatti a fare qualche acrobazia e lasciare che siano loro a guadagnare i croccantini. E iniziare a cibarmi di quelli.
O forse dovrei andarmi a vestire, visto che tra mezzora ho l'autobus.
Beh, alla fine ci tenevo soltanto a farvi un saluto. A voi e al 'blog' stesso, nella sua interezza. Come entità separata da me.
A presto (spero.)