Un paio di novità, qualche link e cose noiosamente personali #4


Guardiamo in faccia l'elefante nella stanza, – che comunque spero si tratti di un elefante asiatico, che quelli africani sono enormi – e ammettiamo che negli ultimi tempi sto tralasciando parecchio il blog; non si tratta di mancanza di interesse né di argomenti, bensì del tempo che si fa merce sempre più rara da queste parti. Un po' è lo studio, un po' è il fatto che scribacchio per siti che non sono questo – e mo' vi mollo anche i link, così imparate a seguirmi – e capita che quello che leggo con tanto affetto vada a finire lì anziché qui; un po' è l'appropinquarsi della benedetta antologia del Concorso Transilvania e ciò che ne consegue, un po' è la resurrezione di un progetto che ho abbandonato un paio di anni fa e per il quale inizio a sentirmi pronta, – a voler essere del tutto sinceri non è che mi senta proprio pronta, più che altro ho imparato ad accettare che è normale non sentirsi mai del tutto pronti quando si tratta di cose importanti.
Dunque mi va di chiacchierare di quello che faccio – sempre in relazione ai libri, non avrebbe molto senso ammorbarvi sul mio guardaroba o sulle serie Netflix che sto seguendo, visto che 'sto blog ho deciso di chiamarlo Leggivendola, no? – e lo farò nel modo che trovo più comodo. Una disorganizzatissima lista.


    1. Ieri ho finito di leggere Ada o ardore di Nabokov; è il secondo libro dell'amico Vlad che leggo, il primo è stato Una risata nel buio, e credo pure di averlo preferito un po'. Vorrei parlare di Ada e allo stesso tempo mi chiedo come farlo. C'è tanto da dire, eppure le dita annaspano. Non ho trovato angoscia, interrogativi o disturbo, il che non depone a favore della mia morale, credo – trattasi infatti di un romanzo sull'incesto tra Ada e il protagonista e qualche volta narratore Van. E quindi mah, chissà. Ne parlerò?
    2. Ho iniziato la lettura di Le risposte di Catherine Lacey, di cui avevo adorato senza ritegno Nessuno scompare davvero. Ed è bizzarro che io l'abbia adorato così tanto senza mai recensirlo; credo che qui la questione sia ribaltata rispetto al silenzio che probabilmente seguirà la lettura di Ada o ardore. Mentre Ada mi è piaciuto moltissimo senza che arrivasse mai a colpirmi da vicino, i personaggi di Catherine Lacey li sento tanto vicini che mi metterebbe a disagio parlare di loro in pubblico, e finisce che per evitare di andare troppo sul personale, li taccio del tutto. Diamine.
    3. Nel frattempo ho compiuto 30 anni, e Le risposte è il regalo di compleanno di mio padre, - accuratamente e specificamente richiesto.
    4. Questo punto sarà dedicato alle soddisfazioni delle ultime settimane: il mio primo articolo uscito su Indiscreto, La resurrezione nella fantascienza, e la mia comparsa su Due pollici d'avorio, la rivista ufficiale della Jane Austen Society of Italy, con l'articolo Austen Fandom.
    5. Su Penne Matte scrivo da un bel po' di tempo, ma già che ci sono mi va di linkare pure un paio di articoli che mi è piaciuto parecchio scrivere, uno su L'uomo nell'alto castello di Philip K. Dick e uno su Fredric Brown.
    6. Citavo, nell'introduzione, il Concorso Transilvania, e l'antologia che ne deriverà (presto). Buona parte dei racconti sono pronti e amorevolmente editati, altri sono in dirittura di arrivo. Dopo anni – mea culpa – il progetto si avvicina alla sua conclusione, e un po' mi mancherà.
    7. Infatti ci sono progetti legati al Concorso Transilvania – invero quelli che avevano anticamente portato alla sua ideazione – che stanno tornando a farsi sentire.
      (Stay tuned?)
    8. Necessito di una nuova libreria, ho pile di libri accatastati accanto al letto. Nello specifico un po' di Borges, un po' di Cortazar e un Kafka.
    9. Kiki – la mia gatta – è ingrassata e ho preso la dolorosa decisione di metterla a dieta. Poiché leggere con un gatto acciambellato addosso è cosa buona e giusta, questo punto è assolutamente e coerentemente connesso al concetto di lettura.
    10. Che altro dire? Torno a leggere, e poi a scrivere e così via.

(E voi che mi dite?)