Mirror Moments #3: Sogno o son desto?

È infine giunto il mio turno di ospitare un tassello del blogtour dedicato al Magic Mirror.
E mi tocca ammettere che, nonostante il largo preavviso, non ho ancora ben chiaro come e quanto parlare del progetto. Sarà che una delle cose che proprio non mi riesce è nascondere le mie simpatie, e a volte temo che l'entusiasmo con cui tratto certi argomenti trasmetta un'idea di rintontita benevolenza e di allegra parzialità. E non è quello che voglio, perché quando mi germoglia dentro questa specie di germe del tifoso, significa c'è stato qualcosa di davvero ganzo che me l'ha trasmesso.
E quando mi capita di presentare siffatte iniziative vorrei indossare la maschera altera della giocatrice di poker, ma quando si tratta di progetti targati Speechless i miei sensi di librovora iniziano a ribollire e... beh, sì, inutile negarlo, presto svicolo mio malgrado verso l'infervorato andante.
E poi diciamocelo, questo particolare progetto si prospetta molto più che interessante. Ma ho già chiacchierato varie volte dei meriti di Speechless, quindi mi limiterò a mettere qui di seguito, senza girarci troppo intorno, i link dei suddetti post.
La bambina senza cuore di Emanuela Valentini, Col nostro sangue hanno dipinto il cielo di Eleonora C. Caruso, l'antologia di racconti urban-fantasy I diari del sottosuolo, What Women (don't) Want
Vi consiglio veementemente di dare un'occhiata, poi mi zittisco e lascio parlare il Magic Mirror.




MIRROR MOMENTS #3: Sogno o son desto?

Mi sveglio, non so cosa sia successo, ricordo cose che non sono accadute, lo racconto a mia madre a mio padre a Eva e tutti mi dicono che è impossibile, avrai giocato ancora con quelle pillole, dicono, non c’è niente di vero, dicono, ma so che non è così non ho preso niente lo giuro, dormivo, Eva lo sa, non mi sono mosso dal letto, ieri stavo bene tutto normale, non so cosa sia successo, ricordo cose che non sono accadute, ho queste cose in testa e non so da dove vengono, chi ce le ha messe? Ho paura ho paura perché non so cosa potrei vedere una volta chiusi gli occhi. Non voglio vedere. Non voglio vedere più.
Va bene Robert, per oggi basta così.”



Magic Mirror ovvero Fiaba, Realtà e Sogno, il trittico ideale che costituisce il fondamento di un mondo alla rovescia nel quale le storie s’intrecciano per creare un’esperienza immersiva e multi-livello.
L’uomo è un animale narrativo, e dalla nascita del linguaggio all’era dell’oralità secondaria il suo bisogno di raccontare le paure, i desideri e le speranze non è mai svanito. Siamo noi a essere cambiati. Serve, dunque, un contesto narrativo nuovo che rifletta il nostro modo di interpretare il mondo; un mondo nel quale bene e male sono i gemelli cattivi di categorie morali disfunzionali che non sanno più indicare la strada.
Per questo abbiamo scelto di smontare e rimontare fiabe e racconti celebri – capovolgendo topoi e archetipi tradizionali – per ritrovare noi stessi in personaggi immaginari che forse così immaginari non sono, e abbiamo creato Magic Mirror, laboratorio di storytelling alternativo che assembla codici e grammatiche della scrittura, della comunicazione verbale e visiva.
Un universo trasmediale che si dipana da una serie di romanzi corali, in un flusso di costruzioni narrative fiorite dall’albero delle fiabe tradizionali e destinate a perdersi in un nuovo organismo multiforme dove, tra fiction e non fiction, ognuno di noi ha una fiaba da raccontare.



Blog del progetto: www.medium.com/@magicmirror
Twitter: @MagicMirrorUni
Ask: www.ask.fm/MagicMirrorUni
Pagina Facebook del progetto: https://www.facebook.com/magicmirrorspeechless

Speechless non è solo un magazine culturale e non è solo una giovane start up, nata nella primavera 2012, con un profondo amore per la rete. Il team di Speechless è composto da professionalità diverse, in grado di muoversi con efficacia tra storytelling e digital communication; l'obiettivo è valorizzare il libro non solo come oggetto singolo ma come progetto.
Per ulteriori informazioni potete scrivere a redazione@speechlessmagazine.com
Precedenti tappe del blogtour qui e qui.