Boomstick Award - Un premio per possanza

Buongiorno, o lettori.
Questo è il primo post che scrivo con Heisenberg – così ho voluto chiamare il nuovo pc, in un impeto di nostalgia da Breaking Bad – e, nonostante le numerose difficoltà cui la disarmante schifiltudine di Windows8 mi mette alla prova, devo dire che sto iniziando ad abituarmici. Cioè, ho imparato che non devo neanche avvicinarmi al menù 'Start'. Corrisponde più o meno a 'Perditi nell'insensatezza di questo programma operativo'.

Dunque, seppure con un certo ritardo – che comunque, diciamolo, mi contraddistingue – oggi è il caso che io risponda al Boomstick Award, ideato da Hell di Book and Negative e assegnatomi da Salomon e da Claclina. Ringrazio debitamente entrambi, anche perché questo è un premio, come dire... con una certa dose di badassaggine. Con quel pizzico di orgogliosa possanza tipica dei giocatori di D&D che scelgono sempre di fare i guerrieri. Un premio del 'perché sì', o del 'perché no?'. In soldoni, sì, un premio che incontra il mio favore.

Perché un Boomstick? Perché, come ho sempre detto, il blog è il nostro Bastone di Tuono! Perché ci piace essere arroganti e spacconi e perché, in definitiva, le scuse melense e il buonismo di facciata ci hanno stancato.
Il Boomstick è un premio per soli vincenti, per di più orgogliosi di esserlo. Tutto qua. Come si assegna il Boomstick? Non si assegna per meriti. I meriti non c’entrano, in queste storie. (cit.). Si assegna per pretesti. O scuse, se preferite. In ciò essendo identico a tutti quei desolanti premi ufficiali che s’illudono di valere qualcosa. Il Boomstick Award possiede, quindi, il valore che voi attribuite a esso. Nulla di più, nulla di meno. Ecco il banner dell’edizione 2014:



Per conferirlo, è assolutamente necessario seguire queste semplici e inviolabili regole:

1 - i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore
2 – i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione
3 – i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto
A cui aggiungo una quarta regola, ché l’anno scorso me le hanno fatte girare:
4 – è vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle, così come Hell le ha concepite.
I vincitori possono a loro volta assegnare il premio ad altri 7 blogger, ma non arrogarsi la paternità del banner e del premio, quella è mia, quindi gradirei essere citato nell’articolo l’assegnazione del premio deve rispettare le 4 semplici regole sopra esposte.
Qualora una di esse venga disattesa, il Boomstick Award sarà annullato d’ufficio, su questo blog, e in sostituzione, verrà assegnato il:



che, al contrario, porta grande sfiga e disonore sul malcapitato.

Dopo un ultimo sospiro di apprezzamento per il tono nobil-minchione con cui le regole sono state vergate... orsù, che si inizi!

1. Athenae Noctua, perché i suoi post sono belli, potenti e pensati, e così intelligenti che talvolta evito appositamente di commentare per non rovinarglieli. Giuro.
2. Camilla. Perchè, come ha detto Salomon, è la nostra compagna di avventure. E secondo me sarebbe la sacerdotessa che ci guarisce dopo gli scontri. Ah, e perché adoro le sue recensioni.
3. Salomon. Che lo so che già me l'ha passato, ma come dicevo prima, compagni di avventura e blabla. E sarebbe un ottimo mago. (Sì, mi riservo il ruolo del guerriero perchè sì.
4. La Fede Librovora, perché chiacchiera di libri belli e lo fa benone.
5. Nereia perché, cribbio, è Nereia. E non vedo l'ora di incontrarla per poterci disquisire librosamente – o meno – di persona. Eccheddiamine
6. Start from Scratch perché mi sono accorta che tengo i suoi post in considerazione come mi capita con pochissimi altri blogger
7. A Silvia (cit) di Dissertazioni libresche semiserie perché la adoro, perché è un'ottima fonte di input e perché spesso siamo in disaccordo, il che è ossigeno puro per il cervello.

Ebbene, il post qui trova la sua conclusione. Non so perché mi venga da favellare in simil-aulico, nonostante io stia leggendo un fantasy (The Heroes di Abercrombie), questo non è affatto scritto in codesto tono epicheggiante. Misteri.