'Giorni da libraia' o 'Il paradiso dei lettori'

Beh, via, è da un po' che ho smesso di ammorbarvi con 'la libreria di qui', 'la libreria di là', 'oggi è arrivato questo', 'oggi hanno preso quest'altro'. E considerando che le mattinate in libreria hanno rappresentato, nell'ultimo mese, una buona fetta delle mie giornate, converrete che è comprensibile che io ricominci a parlarne. Dopotutto l'anno scorso, quando passavo le giornate a stage-eggiare in biblioteca, scrivevo qualcosa come un post ogni tre-quattro giorni dedicato agli utenti, o alla bacheca, o ai libri che leggevo e scovavo o... beh, parlavo continuamente della biblioteca. Invece alla libreria non ho ancora dedicato un post intero. Ed è strano, perché mi ci trovo bene. Bene come non avrei mai sperato di trovarmici. Il paradiso dei lettori. La libreria in cui ogni bibliofilo vorrebbe entrare, non solo per i libri. Che sì, ci sono anche quelli, però è proprio l'atmosfera che...
Ma andiamo con ordine.
In libreria ci siamo io – ci credete che mi chiamano 'Leggy' anche lì? - Libraia2 – in realtà si chiama Cristiana, ma vabbé – e la Somma Libraia – che si chiama Anna, ma il titolo 'somma libraia' mi sa di più confacente. E qualche volta viene anche la Betty, la cagnolona della Somma Libraia. Grigia, grande, grossa e pacioccona.
Spero che Libraia2 e la Somma Libraia non vengano mai a leggere qui. Anzi, se state leggendo vi pregherei di interrompervi, o rischia di diventare un po' imbarazzante. Facciamo che, se proprio volete andare avanti, poi non dovrete mai farne cenno. Né con me né con nessun altro. Va bene?
Con Somma Libraia mi sono sempre trovata benissimo. Non avevo mai sentito una libreria davvero come 'mia', come se un po' facesse parte di me e io di lei. La Somma Libraia rende la libreria viva, accogliente, pensante. Un luogo di discussione, scambio, risate. Quel tipo di libraia per cui i clienti non sono soltanto 'clienti'. Mi sono sentita accolta fin dalla prima volta che ci ho messo piede, quando ancora a farci uno stage neanche ci pensavo. Non so quanti autobus ho perso per essermi attardata troppo a chiacchierare. Entravo, facevo un giro tra i libri e si finiva a chiacchierare di libri, di editoria, di tutto. Senza sosta.
E poi c'è Libraia2. Con lei la scintilla non è scoppiata subito, ma... vediamo. Forse dal secondo giorno di stage. Quando abbiamo iniziato a chiacchierare di Game of Thrones e mi ha mostrato le foto di un suo cosplay da Dothraki. Da lì siamo passate a Marion Zimmer Bradley, ai fumetti, poi... beh, un po' di tutto. È stata una sorpresa, Libraia2. Ha una voce calma, roca, un po' bassa. Tiene spesso le palpebre abbassate, ha uno sguardo da gatto soddisfatto. Ed è bella da mettere in soggezione, e ha mille interessi, fa danza aerea – che è una cosa meravigliosa – e si diverte a creare acconciature strane. Però presto si trasferirà in Sicilia e... e boh, la libreria sarà amputata di un arto davvero importante. Mi mancherà un sacco.
E poi c'è la macchinetta del caffè. Che può sembrare un niente, ma quei minuti di calma, l'attesa che l'acqua si scaldi, chiedere alle signore di una certa età se hanno voglia di sedersi e prendere un caffè, il profumo che si spande in mezzo alle chiacchiere con qualche avventore...
E poi la signora Carla, quella donna meravigliosa, piena di vita e cultura e libri e... davvero, quanto adoro la signora Carla. L'adorereste anche voi, se la conosceste. E poi Nicoletta, Luciana... ecco, non avevo mai conosciuto una libreria che fosse anche luogo di ritrovo. Ed è meraviglioso.
E i 'vicini-di-negozio' con cui prendere il caffè e aggiornarsi sui pettegolezzi della zona.
E poi i complimenti. Anche stamattina, mentre mettevo in ordine alcuni libri, ho sentito da fuori una passante che faceva i complimenti alla libreria. Perché è bella, davvero. Piena di libri. Piena di vita, di particolarità, piena di... non lo so. Ha una sua personalità, un suo perché, una sua voce. Se dovessi descriverla, direi che è una voce un po' da chioccia, da signora che fa il pane in casa e ride, da viso riscaldato dal sole, da mani ruvide e morbide allo stesso tempo.
E... non lo so. Mi ci trovo bene e basta, direi.
Inutile starvi a ciacolare di quello che ho imparato. A usare il programma apposito per caricare i libri e cercarli, certo. Qualcosa sui rapporti coi distributori e su come fare gli ordini.
E poi il gruppo di lettura che partirà il 20! Non vedo l'ora. Davvero, non vedo l'ora.
Ok, la smetto. Non posso farci niente, l'entusiasmo mi divora. Sopportatemi.

Perciò, direi... beh, fine. Per adesso.