Dell'originalità

Ho una gran voglia di caffè. E ho schifosamente caldo.
A parte questo, volevo spendere due parole sull'originalità o su quello che si intende quando si parla per 'originalità'. Più che altro, per chiedervi cosa ne pensate, visto che io non ho ancora ben chiaro il concetto in tutte le sue sfumature.
Qualche giorno fa gigioneggiavo su Facebook, quando sul gruppo di Diario di pensieri persi – dove si ciacola un sacco di editoria e cose interessanti – Emanuela Taylor ha postato uno status in cui si domandava perché non esistessero (bei) libri con protagoniste lit-blogger. Ora, tralasciamo il fatto che immagino avesse in mente tutt'altro, i miei ingranaggi si sono messi in moto e quasi per scherzo ho iniziato a scrivere una storiellina post-apocalittica con personaggi lit-blogger. Se vi interessa ho aggiunto la pagina Survival Blogger lassù, ma, come dire, non ne ho un'altissima opinione. La sto scribacchiando per puro divertimento, vi assicuro che non è un granché e che sicuramente avete modi migliori di spendere il vostro tempo. Tra l'altro l'ultimo capitolo fa impressione pure a me. Madonna.
A parte questo, ieri girellavo per una libreria e mi sono messa a sfogliare la zona horror. Oddio, zona horror, c'erano pure tutti i porno-vampiri... ad ogni modo, prendo dallo scaffale il primo volume di quella che ho scoperto essere una trilogia, Apocalisse Z di Manuel Loureiro. Il cui protagonista è un blogger. E ammetto di essere rimasta un po' sconcertata.
Ora, non è che io credessi che la mia idea fosse poi così originale, però ho cominciato a pormi dei dubbi. Ce ne sono altri? Quanti siamo ad avere avuto questa super-originalissima ideona? Qualcuno penserà che sto plagiando il suddetto Loureiro?
Cose così.
Negli ultimi tempi ho iniziato a pensare che tutto sia già stato detto, fatto, scritto, raccontato. Che se qualcosa è così originale da non essere mai stato narrato, beh, un motivo ci sarà. Tipo un'invasione di My Little Pony famelici. E che l'originalità non sta tanto in quello che si racconta, quanto nel modo in cui lo si interpreta e racconta. Per dire, ne esistono tanti di film sul nazismo o sulla tratta degli schiavi. Ma dobbiamo tutti ammettere che l'interpretazione che ne ha dato Quentin Tarantino è ben originale.
Non so. Credo che essere originali significhi avere davanti la stessa identica cosa che stanno guardando tutti, ma improvvisamente iniziare a vederci qualcos'altro.
Voi che ne pensate? A pensarci bene ho scritto solo un'accozzaglia di banalità. Però mi andava di scriverle, quindi ve le lascio qui lo stesso.
E vado a farmi un santissimo caffè.
(Comunque se qualcuno avesse voglia di scriverne, sarei lietissima di leggere qualcosa su un'invasione di My Little Pony famelici. Vi lascio i diritti, vi lascio.)