Di blog che dovrebbero chiudere, di accuse anonime, di lor non ti curar


Chiedo perdono in anticipo per la limitata cura che ho potuto dedicare a questo post. Temo che troverete errori, ripetizioni, refusi e fili logici un po' sfilacciati. Il fatto è che mia sorella tornerà in Germania tra pochi giorni e vorrei riuscire a dedicarle quanto più tempo mi è possibile. Che è poi il motivo della mia assenza negli ultimi giorni... perciò scusatemi, ma non avrò il tempo di ricontrollare quanto ho scritto prima di postarlo. D'altra parte, volevo davvero scriverlo...
L'altra sera ho fatto un incubo. Giuro che non sto mentendo né esagerando. Ero nel centro storico della mia città, ero bionda e il mio capo (capo di che? Mah.) continuava a insistere perché esprimessi un giudizio sulla sua opera. Non ricordo di che opera si trattasse, se fosse un quadro, un sonetto, una scultura, un jingle, davvero, non ne ho idea. So però che faceva schifo e che non volevo dirglielo. Ma il capo continuava imperterrito a insistere, allora mi sono messa a scappare più veloce che potevo. Nel sogno ho corso fino a farmi dolere le gambe e bruciare i polmoni, scavalcavo muri e svoltavo per stretti vicoli polverosi, ricordo gli ansimi e la fatica... poi mi sono svegliata.
Ora, io un'idea su cosa abbia provocato suddetto incubo ce l'avrei. Però bisogna tornare indietro ancora di un paio di giorni.
Era sera e controllavo, come di consueto, i commenti sul blog. E sull'ultimo post ne ho trovato uno che mi ha pietrificata. Non sto a postarvelo per intero, né vi rivelerò a quale blog in particolare si riferisse. Lo chiamerò Eccelso Blog sui Libri, per comodità EccelsoBlog, gestito da Esimia. Trattasi di uno dei miei blog preferiti in assoluto, di quelli per i quali provo una fiducia assoluta e ferreo rispetto. Uno di quei blog lì, insomma.
E l'Anonima Commentatrice l'insulta, l'attacca, lo offende. Scrive che l'EccelsoBlog dovrebbe essere chiuso perché Esimia offende gli scrittori, asserisce che il suo giudizio non vale nulla, definendolo ristretto, limitato, stupido, personale e via dicendo. E lo dice sbagliando un congiuntivo. Ritrovo anche uno dei classiconi, il caro vecchio 'di una data opera hanno dato pareri positivi', quindi quello di Esimia, essendo negativo, non dovrebbe valere nulla. Perché Esimia non è critica letteraria, non è giornalista, né laureata.
Lo ammetto, il primo istinto è stato il turpiloquio. Anche perché l'Anonima non ha evidentemente tenuto conto del fatto che, attaccando Esimia sul suo non essere critica-giornalista-laurata, ha di riflesso sputazzato anche su di me, che non sono nessuna di queste cose. E qualcosa come mezza blogosfera italiana, a ben vedere. E soprattutto mi irrita il fatto che Anonima rimanga Anonima fino all'ultimo. Non riesce a raccogliere neanche il minimo di rispetto e coraggio necessari per ammettere che è sua, l'opera che sta difendendo a spada tratta. Parla in generale, non dà titoli, figuriamoci se accenna al proprio nome.
Complimenti, Anonima. Una vera Grifondoro.
Poi è sovvenuta la ragione, che mi ha spinta a rimuovere il commento dopo essermelo debitamente copincollato. E ovviamente sono andata a chiedere spiegazioni a Esimia stessa.
E quanto ella mi narra mi fa cascare, decomporre e auto-combustionare le braccia.
Anonima è – non che ci volesse molto per capirlo, ma giustamente uno chiede conferma – una wanna-be-scrittrice che ha pubblicato con una casa editrice che, stando alla parafrasi del sito, mi risulterebbe essere a pagamento. E, mesi fa, ha inviato la propria opera a Esimia, che l'ha letta, analizzata e ne ha fornito una recensione sincera. Non offensiva, perché Esimia non è una che scrive post allo scopo di insultare o dileggiare. È stata onesta. E tanta onestà è stata ripagata con l'accanimento di un'inquietante wanna-be-scrittrice inferocita che per mesi ha continuato a insultarla subdolamente. Non vi spiego come, perché il metodo rischierebbe di svelare il vero nome dell'EccelsoBlog. Però vi assicuro che è un metodo subdolo e vigliacco, che non esiterei a definire Peter-Minus-way.
E poi bando alla maturità, con un bel commento insultante su un altro blog. Non sull'EccelsoBlog, che lì Anonima evita coraggiosamente di scrivere e farsi riconoscere. Si limita a insultare Esimia lontano dai suoi occhi, guardandosi bene dal firmarsi. Peccato che io sia una fiera e adorante follower dell'EccelsoBlog.
Che cosa ne esce da questo post?
Il fatto che è difficile fidarsi e leggere quello che viene mandato dagli aspiranti scrittori/scrittori/wanna-be-scrittori. Tralasciamo il fatto che per adesso io sia priva di ereader – e orfana di una buona manciata di diottrie – e che quindi non possa leggere a prescindere ciò che mi viene spedito in qualsiasi formato virtuale. Pensiamo a un blogger generico giustamente tecnologico, sostenitore della piccola editoria e degli esordienti, disponibile a leggere quanto gli viene mandato.
Questo blogger sa che dovrà leggere qualcosa che:
  • molto probabilmente non sarà un granché
  • anzi, non di rado potrebbe trattarsi di un testo tremendo, non editato, pieno di errori, privo di una vera e propria struttura, un flusso di pensieri, roba auto-referenziale, racconti sull'alter-ego dello scrittore, che risulta essere il più meraviglioso esempio di umanità cui è dato di calpestare questo mondo etc.
  • dovrà essere analizzato con cura
  • e in molti casi recensito negativamente
  • o non recensito affatto, perché la recensione sarebbe troppo negativa
  • e non è così facile assumersi la responsabilità di dire la verità, tutta la verità e nient'altro che la verità, soprattutto quando ha il volto di una stroncatura, per quanto educata.
E in seguito alla recensione, bom, ecco che parte la reazione offesa di una sconosciuta alla cui opera il blogger generico ha voluto dedicare tempo e attenzione.
Dubito fortemente che Anonima risponderà. Anzi, non credo neanche che tornerà mai a sbirciare da queste parti, semplicemente per il fatto che ha dimostrato di non avere alcun interesse per la mia opinione. Sputando sull'opinione di Esimia, ha infangato il concetto stesso di blogger. L'ha accusata di non essere una professionista, e che quindi il suo giudizio non valeva nulla. Non credo che abbia colto il non troppo sottile sottinteso, che riduceva anche il mio piccolo angolo virtuale ad un ammasso di pareri indegni di credibilità e attenzione.
Non so che altro dire, cosa aggiungere, non riesco neanche a trovare una conclusione adeguata. Scrivendo questo post mi è ripiombata addosso una delusione grigia, smorta, bagnata appena di disprezzo.
Esimia, sei una blogger fantastica e ormai saprai bene quanta stima io nutra per te e per il tuo Eccelso Blog. Guarda e passa, per favore. Guarda e passa.