Le peggiori letture del 2012

A parte il fatto che il mio cervello non ha ancora accettato di trovarsi nel 2013... beh, spero che tutti voi abbiate passato una buona Epifania. Io sì. Ho anche ricevuto una calza più piena del solito. Che, va bene, lo so che il prossimo compleanno fo' un quarto di secolo, però la calza della Befana è per me imprescindibile. Certo, poi sto male per giorni perché mi ingozzo di dolci finché l'ultima briciola non è scomparsa nel mio stomaco pericolosamente dolciovoro, però...
Ad ogni modo, le peggiori letture del 2012. Un gruppuscolo raccattato veramente a fatica dagli scaffali di Anobii, una manciata di titoli che dopotutto qualcosa da offrire ce l'hanno, ma che ho dovuto citare per allungare il brodo, altrimenti mi sarebbe uscita una mini-lista di due titoli. Il fatto è che se una lettura non mi prende, la interrompo subito. Senza neanche starci troppo a pensare, il mio cammino di lettrice è fatto di cadaveri mezzi divorati con la pagine che ondeggiano fredde al vento.
... scusate, è che sono un po' fissata con Grey's Anatomy e vedo cadaveri ovunque, in questo periodo...
Dicevo! Poiché non posso certo elencare libri che non ho finito, ho davvero pochissimi titoli davvero brutti da proporvi. In realtà di 'davvero brutto' ne ho trovato soltanto uno - e ne ho già parlato più che diffusamente in passato...


Ne ho disquisito fino alla nausea, cliccate sul titolo se volete i particolari.

La sposa e la vendetta di Jacqueline Carey

Quarto libro della seconda saga di Terre d'Ange, ho scelto d'infilarlo nella lista perché era noioso, prolisso, il protagonista - che non dico chi è perché sennò è uno spoiler pure della prima saga che invece merita un sacco - continua a pensarsi addosso in maniera insopportabile, ripetendosi continuamente. Considerando la prima saga della Carey, un vero peccato.


Ecco, questo non è un libro brutto. Solo che ad un certo punto ho faticato ad andare avanti con la lettura, a confondermi tra luoghi, personaggi... la caratterizzazione era un po' raffazzonata, i dialoghi esagerati, certe situazioni poco credibili, anche con tutta la buona volontà... però è anche divertente e originale, devo darne atto al buon Millar.

Shirley di Charlotte Bronte

Eh, qui la delusione è stata tanta. Però non posso farci nulla, Shirley era proprio tirato via. Peccato, perché c'erano anche dei riferimenti veramente interessanti sulla situazione economica e... e boh, però è stato davvero un po' così. Non lo sconsiglio, perché comunque è opera della Divina Charlotte, però non crogiolatevi in rosee aspettative.

Eddy Il Santo di Jakob Arjouni

L'inizio mi era piaciuto un sacco. Avrebbe potuto dare, esagerare, giocare. E invece si sgonfia tutto come un palloncino vecchio. Peccato. Lo stile divertente, il protagonista truffatore, l'assurdo casino in cui si ritrova invischiato... si poteva dare il via a fughe rocambolesche, osare con personaggi assurdi, situazioni al limite del pulp... e invece no. Peccato.

La vendetta di Sasha di Alina Bronsky

Anche questo mi aveva preso tantissimo, all'inizio. Una ragazzina che si arrovella su come uccidere l'uomo che ha ucciso sua madre. Parte con un botto e fila velocissima, poi ad un certo punto rallenta, il tema cambia, la protagonista diventa incomprensibile e pure i personaggi che si muovono attorno a lei... che peccato.

Ebbene, la lista è già finita. Vorre specificare che gli ultimi due libri, Eddy il Santo e La vendetta di Sasha, non sono 'brutti', ma li ho infilati nell'elenco:

- per allungarlo
- perché mi dispiace immensamente quando una lettura potenzialmente esaltante si risolve in una lettura piacevole. Quando uno scrittore non sfrutta appieno ciò che si ritrova tra le mani è un tale peccato...

Però non è che li sconsigli, anzi. Vedete un po' voi.
Quindi, dal prossimo post dovrei tornare a scrivere recensioni, che poi sarebbe anche lo scopo del blog. A presto!