Non soltanto viva, ma con una tessera tra le mani

Tanto per cominciare, sono viva e in salute. Non che la cosa sia mai stata messa in dubbio, ma visto che era un po' che non comparivo mi pareva d'uopo specificarlo. Che altro dire? Devo ricominciare a postare recensioni, magari con una certa regolarità. E lo farò, prometto che lo farò. Prima o poi imparerò a gestire il mio tempo nel modo giusto e allora potrò smettere di lamentarmi della brevità delle giornate. Che dire? Le lezioni proseguono, alcune interessanti e altre perfettamente tralasciabili. Ieri ho potuto finalmente tenere tra le mani la tessera della biblioteca più fornita in cui io sia mai stata. Sul mio comodino sono ammonticchiati Guerre di Timothy Findley - uno dei miei scrittori preferiti, per quanto purtroppo sconosciuto - Fate a New York di Martin Millar e Il battello del delirio di George R. R. Martin. Per il momento sono circa a metà di quella disturbante genialata che è Il nazista e il barbiere di Hildenrath, edito dalla Marcos y Marcos. Ieri ho letto tutto d'un fiato Naufragio su Tschai, prima parte della quadrilogia dedicata al pianeta Tschai di Jack Vance. Ne posterò una recensione non qui ma su Il Futuro Tornato, blogzine dedicata alla fantascienza gestita, tra gli altri, da Nick Parisi di Nocturnia. Chi di voi ha più o meno presenti le mie solite letture, saprà che la fantascienza non è proprio il mio genere, ma la suddetta blogzine ospita un'interessante rubrica tenuta da lettori non-fantascientifici. Quando Nick mi ha chiesto, diversi post fa, di recensire una qualche opera per cotale rubrica mi sono entusiasmata, perché la trovo un'idea geniale. Solo che non sapevo neanche da dove cominciare e ho dovuto chiedergli consiglio... e non posso dire di non aver gradito la lettura, anzi. Devo dire che è davvero scivolata. Ma devo anche aggiungere che le critiche non mancano, forse proprio perché non sono fan del genere. Ma non le esporrò qui.
Cosa posso aggiungere per dare un senso a questo post che pare più un messaggio in bottiglia? La mia coinqui-amica mi ha appena portato una vaschetta di gelato da finire, i suoi gatti miagolano e io, ribadisco, sono in possesso della tessera della biblioteca. Non smetterò di sorriderne per almeno una settimana.