Post del Ritorno, Sette Peccati Capitali della Letteratura, considerazioni assolutamente tralasciabili e vanesie.
E
alla fine sono tornata. È stata una bella vacanza, ho gli occhi
ancora pieni del Museo del Cinema di Torino e le dita ancora strette
attorno alle mani dei miei amici. Mi manca svegliarmi sapendoli a
pochi metri e andarmi a fare del caffè premurandomi di lasciarne
abbastanza nella caffettiera, andarmi ad appoggiare tranquillamente
su schiene altrui e canticchiare stupidamente. Non so bene cosa mi
succeda quando mi trovo in mezzo a quegli amici. È come se il mio QI
calasse improvvisamente di un buon 60%, tutte le barriere che innalzo
faticosamente per proteggere il mondo dai miei momenti di stupidità
si sgretolano e... e non so. Mi trovo allegra e festante e
terribilmente idiota. È strano. Ogni tanto mi viene da chiedermi,
stizzita, per quale curioso motivo certi amici si siano fatti di me
l'immagine di un'allegra pallina rimbalzante e salticchiante, una
specie di giocondo Oompa-Loompa in cui faccio fatica a riconoscermi,
nei miei ricordi. Non c'è molto in comune tra quell'imbarazzante
clown sorridente e la lettrice analitica che si passa la mano sul
mento e socchiude gli occhi accavallando critiche e pensieri e... ma
basta con questa tiritera. È sconclusionata, noiosa e segno di un
egocentrismo da cui cerco di rifuggire, per quanto non possa negare
d'esserne una consapevolissima vittima.
Non
ho idea di cosa sia successo nel frattempo nel Magico Mondo dei Blog,
chi stia discutendo di cosa, chi abbia letto quest'altro, i meme, le
stoccate, le ultime uscite in libreria... approfitterò della
giornata per mettermi un po' in pari con gli accadimenti
internetto-librosi che mi sono sfuggiti, andrò avanti
nell'indescrivibilmente meravigliosa lettura di 'Rebecca la prima
moglie' di Daphne Du Maurieur – caldamente consigliatomi
da Stargirl, che non ringrazierò mai abbastanza – e
cercherò di riportare la mia stanza a un livello d'ordine almeno
decente. Penserò alle prossime recensioni, che qualcosa già mi
frulla in testa ma non si è ancora fermato abbastanza a lungo da
permettermi di comprenderlo e metterlo per iscritto. Vorrei riuscire
a incensare degnamente Terry Pratchett e Chaim Potok e
Diana Wynne Jones e tanti altri.
Già
che ci sono, un po' per riabituare le dita alla tastiera e un po'
perché ne ho semplicamente voglia, mi darò al piccolo meme che ho
scorto ieri sera, mentre vagheggiavo brevemente per blog prima di
mettermi a letto. L'ho trovato su Lost In Good Books, su
Bulimia Letteraria, su Happy Red Book... diciamo che
vagheggia un discreto bel po'. Non è forse tempo ch'io dia il mio
assolutamente non richiesto contributo?
I
Sette Peccati Capitali della Letteratura
Avarizia
- Qual è il tuo libro più costoso? Qual è il tuo libro meno
costoso?
Difficile
da dire. Spendo molti soldi in libri, ma cerco sempre di limitare la
spesa per il singolo volume... difficilmente arrivo a spendere più
di 12 euro per libro, anche quando so che merita davvero. Cerco di
vedere la cosa come una decisa presa di posizione nei confronti di
una politica di mercato che non condivido affatto, ma credo che
dietro ci sia soprattutto la mia ben nota tirchiaggine ligure.
Sicuramente il più economico sarà un classico arraffato in una
bancarella, ma chissà quale... e quello più costoso mi sarà stato
regalato.
Ira
- Con quale autore hai un rapporto di amore/odio?
Altra
domanda impossibile. Forse a poter rispondere liberamente sono
soltanto coloro che si vergognano di quanto leggono e non possono
perdonarsi i propri gusti. Non saprei proprio, se anche un autore
dovesse peggiorare col tempo – e sappiamo che, tristemente, succede
eccome – non vedo perché dovrei odiarlo. È già tanto quello che
mi ha già dato, no?
Gola
- Quale libro hai divorato e riletto in continuazione senza alcuna
vergogna?
Ah
beh, qui la lista è lunga. Ma decido di ripetermi ancora una volta
con 'La figlia della Luna' della disgraziatamente scomparsa
Margaret Mahy. Negli ultimi tempi sento il bisogno di
rileggerlo, forse per accertarmi che almeno le sue parole siano
rimaste... che perdita terribile...
Pigrizia
- Quale libro hai tralasciato o messo da parte per pigrizia?
… per
pigrizia? La pigrizia non ha nulla a che fare con la mia scelta di
leggere o meno un libro. È una questione di 'voglia', allora sì che
tralascio e abbandono a tutto spiano. Ma la pigrizia non c'entra
nulla.
Superbia
- Di quale libro ti piace parlare per sembrare estremamente
intellettuale?
Avevo
capito male la domanda e già stavo rispondendo ad un ipotetico 'di
quale ti piaceREBBE parlare'. E lì avrei potuto spaziare tra Svevo e
Pirandello, Dostoevskij e Kafka, visto che sono tante le pietre
miliari che ancora non ho raccolto, cosa di cui mi vergogno
abbastanza.
Però non riesco a
rispondere alla domanda, messa in questi termini. Non c'è un libro
di cui non mi piaccia parlare, ma non c'è un libro di cui mi piaccia
parlare 'per sembrare intellettuale'. Anzi, quando mi capita di
nominare qualche scrittore un po' 'da intellettuali' – sigh – mi
sento pungere dal dubbio. Cioè, se poi la persona con cui parlo
pensa che ne sto parlando soltanto per darmi delle arie? E allora mi
viene da mettere le mani avanti, da calare e ammettere a casaccio
che non gradisco Joyce o Foer... mah.
Lussuria
- Quali caratteristiche trovi più attraenti nei personaggi sia
maschili che femminili?
Sicuramente
l'intelligenza. L'arguzia. La schiettezza. Però deve esserci della
realtà, nel personaggio. Deve sprizzare credibilità e debolezza da
ogni poro, devo sentirlo stridere come se la sua anima si dibattesse
contro l'inchiostro per uscire dalla pagina, sennò non sarà nulla.
Lestat non mi dice granché, ma mi mozzerei una mano per una
chiacchierata con Tyrion Lannister, con Sorensen Carlisle, con Howl.
Non capisco tutta questa svenevole fissazione per personaggi che non
hanno più spessore di un'ombra.
Invidia -
Quale libro vorresti ricevere come regalo?
Non
credo che questa domanda abbia molto a che fare con l'invidia,
comunque... beh, sono tanti. Ma tanti. 'La meccanica del cuore',
'Hunger games', 'Romanzo criminale', 'Acab', 'Anche i poeti
uccidono', 'Big Fish'... ora che ci penso, la risposta a questa
domanda potrà essermi molto utile, quando tra un paio di mesi dovrò
compilare la lista dei desideri per il compleanno.