Fa caldo. Fa così caldo
che mi farei trapiantare un ventilatore sui polsi, così potrei
rinfrescarmi ogni volta che controllo l'orologio. Certo, poi dovrei
anche comprarmi un orologio.
Twitter continua ad
essere un mistero, ma tento di sondarlo, ricordandomi che dopotutto
il resto della mia generazione si districa tranquillamente in mezzo
ad aggeggi che io non saprei neanche accendere. Tipo i cellulari.
Adoro Joanne Harris
e ho divorato Chocolat così velocemente che ne avevo ancora
le mani impregnate, quando sono corsa in libreria a prendere il
seguito, 'Le scarpe rosse'.
È bello, ma mi riempie di tristezza. Non me lo sarei mai aspettato
e... davvero, ci sono rimasta male.
Denoto che sono attive
una marea di promozioni librose – Bompiani, Tea, Einaudi,
Garzanti... - e che la commessa della Feltrinelli ove mi sono recata
oggi mi sta antipatica a pelle. Faccio anche notare che di tutti i
libri che volevo prendere, sfiga volle che non ce ne fosse che uno in
promozione. Eccheccavolo.
Nei prossimi giorni vedrò
di riprendermi dal caldo, recensire Chocolat – che non ha molto a
che vedere col film, con mio immane stupore – e fare un post delle
riflessioni mentali sul mercato dell'editoria su cui mi arrovello
ultimamente. Niente di nuovo né di importante, però ho voglia di
chiacchierarne con gente a cui interessa. Ma non conosco altra gente
a cui interessa la situazione editoriale italiana, quindi devo per
forza discuterne qui.
Nonostante il caldo, è
stata una bella giornata e non sono ancora riuscita a cancellarmi un
sorriso beota dal viso.
Buona serata, buon sonno,
buoni sogni, buoni incubi. A presto.