Tirocinio in biblioteca, progettino, catena di lettura, K.lit e chi più ne ha...


Uno penserebbe che alzarsi presto dovrebbe automaticamente portare a un più alto livello di produttività. Io ormai mi alzo di default alle 7 e in teoria, essendo che Sabato la biblioteca apre solo di pomeriggio, dovrei avere tutta una mattinata da dedicare al blog, alla scrittura, alla lettura, al progetto che ho proposto giust'appunto in biblioteca.
No. Che siate dannati, Facebook, Youtube, programmi amorfizzanti su Sky e Tumblr. Mi avete succhiato via tutta la mattina e sono già rimbambita nonostante io non abbia fatto alcuno sforzo mentale né produttivo. Cavolo.
Ma mi sforzerò di fare del mio meglio in questo post. E lo farò col metodo più semplice, andando per punti.

PROGETTO IN BIBLIOTECA

Yeee! Perché una non è che può andare a fare uno stage in biblioteca e limitarsi al prestito, alla catalogazione, all'inventario etc, no? Non si può. Complichiamoci la vita ma facciamolo con brio! E allora l'altro giorno mi sono recata gioiosamente dal direttore che sta in Comune e gli ho spiegato del mini-progettino che avevo in mente. Lui ha subito accolto l'idea con entusiasmo e io sono tornata saltellando in biblioteca, scoprendo che il ragazzino demente che prende ripetizioni aveva attaccato un cartello alla porta con scritto che saremmo stati chiusi tutto il giorno per ferie. Un metodo assai astuto per evitare le ripetizioni pomeridiane.
Io prima o poi gli immergo la testa nel cesso.
Ma andiamo avanti con l'esplicare il progetto.
Consta nell'analizzare, tramite la compilazione di mini-questionari anonimi, come e perché i mini-lettori (alias bambini) scelgono un dato libro al posto di un altro. L'idea iniziale era questa. Prendere possesso della bacheca nella Sala Ragazzi, dividerla per settori generici ed esplicarli con cartelloni colorati – che c'ho messo anche un pomeriggio a farli, ma vabè – e trarre le dovute conclusioni.
Il problema è che la suddetta biblioteca è quasi orfana di bambini. La frequentano soprattutto universitari per studiare – e mai che prendano in prestito qualcosa, sigh – e allegri pensionati. Ho pensato quindi di ampliare la ricerca alla differenziazione della scelta tra bambino che prende un libro autonomamente e un parente che glielo porta. Ma anche così, il materiale rischia di essere poco...
Quindi! Che ne direste di darmi una mano? Se potete, ovviamente. Se avete fratellini, sorelline, nipotini, figli, figli di amici e quant'altro, sarei lieta se faceste loro compilare un piiiiiccolo questionario con queste domande:
  1. Età?
  2. Maschio o femmina?
  3. Che libro hai scelto?
  4. Come mai?
E bon.
Oh, poi ho pensato anche di tentare la tattica dell'Infamia. Tempo fa avevo letto sul sito del K.Lit di una professoressa che riusciva a far leggere spontaneamente i propri studenti vietando loro determinati libri. Appendeva una lista di libri disprezzabili, assolutamente da non leggere e li sfidava a farlo. Giustamente, loro andavano a leggerli e poi glielo riferivano tutti fieri e ribelli. E lei si fingeva offesa. Cioè, geniale.
Volevo provare pure io a piazzare una Lista dell'Infamia accanto alla bacheca e vedere come va. Si sa mai, magari funziona...

200 FOLLOWER!

No, non sono ancora 200. Però ci stiamo avvicinando lentamente e l'idea della catena di lettura continua ad entusiasmarmi. Sapete, io mando un libro a un blogger, quel blogger lo manda a un altro blogger e via così. L'idea mi piace. Assai. Che ne pensate?

FESTIVAL DEI BLOG LETTERARI, K.LIT

Ne avevo già parlato vagamente qualche tempo fa, ora è uscito il programma ufficiale e... onestamente, sbavo. Scaricatelo da questa pagina e date un'occhiata, le tavole rotonde sono interessantissime, partecipano editor, blogger, giornalisti... Ancora non ho deciso se andarci o meno, in teoria in caso dovrei anche cominciare a organizzarmi... ma se abitate da quelle parti, cribbio, fiondatevici.