Il possesso di una
gelatiera dovrebbe essere un diritto costituzionalmente riconosciuto.
Punto.
A parte questo, salve a
tutti! Questo sarà – tanto per cambiare – un post un po' random
con una riflessione incerta e un avviso serio. Passo subito
all'avviso serio, che mi pare un tantino più d'interesse.
Kedi da Emozioni in Bianco e Nero mi ha notificato questa meravigliosa iniziativa. Vi
prego di andare a dare un'occhiata, perché sicuramente lei spiega
tutto meglio di quanto non possa fare io. In sostanza si tratta di
contribuire con qualche nostro libercolo all'arricchimento di una
biblioteca da campo per le popolazioni sfollate dell'Emilia. E non vi
pare un'iniziativa degna di nota, applausi, abbracci, strette di mano
e quant'altro? Cavolo, sì. Quindi su, su, forza.
Ma passiamo alla riflessione
sconclusionata su cui mi sto arrovellando da un po'.
Sono combattuta. Un lato
di me propende per la protezione e la proliferazione di una
letteratura di qualità, ispirata, che possa trasmettere qualcosa e
che vada oltre il mero passatempo. Poi c'è l'altra parte che è
invece molto più liberale, molto più 'Basta che si legga' e che
ricorda al lato più intransigente che l'atto della lettura aiuta col
tempo a comprendere e analizzare quanto ci sta intorno a prescindere
da quanto viene letto, arricchendo la persona e non solo il lettore. Causa-effetto, successione temporale sono cose
che la mente impara leggendo. Quindi nulla è più importante del
raggiungere il lettore con qualsiasi testo possa confacerglisi. Però
poi il lato intransigente replica che se l'eventuale lettore non
avesse avuto tra le mani il testo-scempio, magari si sarebbe
avvicinato a qualche lettura più 'alta' e 'confacente'. Ma la parte
più liberale incalza 'Ne siamo sicuri? Uno che oggi legge
esclusivamente Volo e Kinsella si sarebbe mai messo a leggere Eco o
Pirandello?'.
Alle fine, non ho ancora
deciso da che parte stare, né se sia necessario decidersi per una
parte o per l'altra. Voi cosa dite?
Ma vediamo di allungare
questo post con qualche spezzone random.
Finalmente ho – forse –
trovato gente con cui giocare a D&D.
Attendo con ansia che i
libri della Catena arrivino a destinazione e che i riceventi possano
dirmi cosa pensano della scelta.
'La Sposa e la Vendetta'
di Jacqueline Carey è così pieno di errori di traduzione che
rabbrividisco. Anzi, non proprio di traduzione. Di grammatica. Il
traduttore continua a sbagliare i congiuntivi. Incommentabile.
In biblioteca continuo a
riempire la bacheca – quasi – a mio piacimento, ma temo che le
bibliotecarie presto finiranno per accorgersene e mi riprenderanno. Ma finché
dura, farò del mio meglio per fornire letture decenti agli
avventori. Vi risparmio il resto.
Continuo a osservare il
tatuaggio nuovo con amore e incredulità per quanto è venuto bene. E
ho passato la mattinata a guardare tatuaggi brutti – o moooolto
particolari – su questo sito, che vi raccomando. Risate assicurate.
Vorrei potervi promettere
che il prossimo post sarà più serio e ragionato, che sarà pregno
di competenza e che finalmente sarà la recensione di un libro.
Diciamo che farò del mio meglio... a presto :)