Rispettoso silenzio, tirocinio in biblioteca, eventualità di... oh beh, diciamo solo che è un post assai variegato.


Oggi non ho voglia di sproloquiare lamentosamente fin dall'inizio, preferirei venire subito al primo punto di questo post, quello serio e doloroso. Quello da trattare con rispettosissimi guanti e il primo che trovo a farci una battuta finto-cinica su Fb lo insulto per eoni.
Terremoto in Emilia. Una disgrazia tale da rubarmi le parole. Non sono nessuno per parlarne, per discuterne, per dirne alcunché. Lascio la parola a chi ha diritto di averla, mi limito a riportare un link assai utile per chiunque volesse dare una mano (in caso, cliccare qui) e il numero per donare 2 euro dal cellulare con un sms vuoto.
Non voglio dirne altro perché non sono né qualificata né colpita direttamente. Mi uscirebbe solo il risolino isterico di chi non sa cosa dire, quindi direi che sul terremoto la chiudo qui.



Argomenti allegri!
Da domani comincio il tirocinio in biblioteca. Non vedo l'ora, finalmente qualcosa da fare! Anche se è una biblioteca piccola e un po' strana... tanto per cominciare, i fruitori non possono sbirciare tra gli scaffali. No, i libri sono tutti chiusi in una stanza in cui è proibito entrare, raggiungibili solo dagli addetti che li troveranno grazie al codice riportato sulla scheda. Sì, perché non c'è neanche il catalogo online, bisogna andare a spulciare il mini-archivio in ordine alfabetico, tristemente spoglio e poi chiedere al bibliotecario. Ammetto che io sono sempre stata privilegiata, in questo senso, frequento questa biblioteca da quando ero minuscola e leggevo le avventure casalinghe di Pandi, ed essendo mio padre assiduo frequentatore ho sempre avuto il permesso di intrufolarmi nella sala proibita e sguazzare liberamente tra gli scaffali...
Che poi, se uno non ha già una chiara idea di cosa vuole prendere, come fa a scegliere? Io sono capace di girare una biblioteca per ore, passando e ripassando accanto agli stessi scaffali, prendendo più volte uno stesso libro, studiandone il dorso, sfogliandolo un poco... come si fa a decidersi per un libro se si hanno solo autore e titolo? Mah!


Oltre a questo, il numero dei miei seguaci – sì, lo so, non siete miei 'seguaci', però volevo poterlo dire almeno una volta... - è salito lemme lemme fino al numero odierno, la bellezza di '193'. Ora, so che molti di questo blog si saranno anche dimenticati, certi lo visiteranno raramente, però mi domandavo se non fosse comunque il caso di fare qualcosa per festeggiare il momento in cui il contatore segnerà un orgoglioso '200'. Però non saprei cosa. O meglio, avrei un'idea ma devo anche vedere cosa ne pensate voi...
Allora, a me sarebbe piaciuto cominciare una catena di lettura. Ma proprio catena, eh. Cioè, io spedisco un libro a qualcuno. E questo qualcuno lo spedirà a un altro blogger e così via, fino a:
  1. Lasciarlo in una biblioteca con tutti i saluti di coloro che l'hanno ricevuto.
  2. Rispedirmelo con tutti i saluti di coloro che l'hanno ricevuto. Che sarebbe un bel cimelo, eh.
Voi che dite?
E guardate che col 'piego-libri' si spende poco, non fatevi trarre in inganno dai tizi delle poste, che son sempre disinformati sulle loro stesse opzioni!

Altra cosuccia, che un po' mi preme e di cui parlerò meglio in un altro post, K.Lit.
Il festival dei blog letterari. 7-8 Luglio, Thiene, in provincia di Vicenza. Lascio qui il link del sito ufficiale e v'invito a scartabellarlo per bene, perché sono ivi annunciati diversi blog uber-interessanti che parteciperanno, oltre che al programma delle discussioni etc... Chi pensa di andarci? Io ci sto riflettendo con cura. Mi piacerebbe assai, ma sapete, essendo ligure, ogni spesa al di sopra dei 10 euro deve essere ben ponderata...



A presto, quindi, miei prodi seguaci!
L'ho ridetto. Sì, l'ho ridetto, non ho saputo contenermi. Con l'aggiunta di 'prodi' fa tutto un altro effetto, ora mi è venuta voglia di conquistare una nazione...