E già me n'ero dimenticata...

Va' che son veramente disturbata. Impiego cataste infinite di mezzore nel preparare i post, a rileggerli e ricorreggerli pure quando si tratta di annunci come quello di ieri e non di vere e proprie recensioni - che pure in quelle trovo sempre la magagna dopo che li ho postate, sigh - e poi mi dimentico dei pezzi. Così, a caso. Me ne scordo bellamente.
Invero, col premio 'Blog Affidabile' bisognerebbe anche scrivere del come mai si è aperto il blog. Il perché e il per come. Visto che oggi mi lancio verso la vita sociale - no, non è vero, passerò la giornata a sceneggiare a casa dell'amica fumettista, vita sociale un beato ciufolo - rimedierò stamattina. A mezzora dall'autobus. Dai che ce la fai! Mi devo ancora lavare, eh, voglio proprio vedere. Quasi quasi mi cronometro.
Allora, ho aperto questo blog... quando è stato? A fine agosto, mi sembra. L'idea mi è venuta quello stesso pomeriggio. Ero in biblioteca con delle amiche e stavamo chiacchierando di libri, in pausa studio. E io butto lì una riflessione, mi pare, su Moccia. Il mio primo post è stato su di lui, mesi e mesi fa. Quale onore, eh?
Ecco, la mia riflessione è caduta nel vuoto. Come tante altre volte mi era capitato, del resto. A me piace parlare di ciò che leggo o anche di quello che non leggo, perché lì si va a discutere del perché non si legge una data cosa. Ed è appassionante pure quello, no? E la classica reazione a tutti i miei rigiri mentali è una lunga pausa e poi un repentino cambio d'argomento. Non è che capiti sempre, però il più delle volte è così. Anche se quasi tutti i miei amici sono lettori più o meno accaniti, è difficile che io riesca a instaurare una conversazione basata unicamente su un libro, su un autore, su un genere etc... Non so, per quanto amino leggere, non amano discuterne. Non tutti, non sempre. Allora ho aperto questo blog assai raffazzonato, un po' (tanto) alla buona, con una grafica così elementare che già che c'ero potevo anche dare una manata alla tastiera e vedere cosa veniva fuori. Ecco tutto.
Stamattina il contatore dei 'follower' segna 157. E non è poco, proprio no. Certo, ci sono anche blog che superano i 1000, ma per una come me, che si limita a gettare le proprie impressioni sul computer... ecco, mi fa piacere. E vi ringrazio, chi segue e soprattutto chi commenta. Davvero.
Tra l'altro mi viene in mente mia madre che, sapendo vagamente del blog, qualche mese fa mi ha chiesto:
'Ma quanti lettori hai?'
'Eh, un centinaio, più o meno...'
'... Ma sono tutti amici, no?'
Grazie, mamma.
Aggiungo, di fretta, che sto leggendo 'Educazione Siberiana' di Nicolai Lilin e mi sta piacendo tantissimo. Ma tantissimo davvero, eh.
Vi saluto, che sennò perdo l'autobus.